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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Salmonella: sintomi, cause e cura della salmonellosi

Cos'è la salmonella?


La salmonella, o salmonellosi, è un'infezione a carico dell'apparato gastrointestinale, causata da batteri del genere salmonella. È una delle più comuni forme di intossicazione alimentare che tende a scomparire nell'arco di pochi giorni. I batteri della salmonella vivono, in genere, sia nell'intestino degli animali che in quello degli esseri umani e vengono eliminati tramite le feci. Il contagio per gli esseri umani avviene principalmente l'acqua o cibo contaminato. Il rischio di contrarre l'infezione è più elevato quando si viaggia verso destinazioni sprovviste di acqua potabile pulita e di un corretto smaltimento delle acque reflue.


La salmonella è contagiosa. Un paziente potrebbe contrarla attraverso un'altra persona o tramite il proprio animale domestico. Un soggetto affetto da salmonella e che, ad esempio, non lava le mani dopo essere andato in bagno potrebbe contaminare superfici e alimenti e trasmettere l'infezione ad altre persone.


salmonella sintomi


Quali sono i sintomi della salmonella?


I principali sintomi dell'infezione da salmonella si concentrano principalmente sullo stomaco e sull'intestino e possono manifestarsi sia da soli che in maniera congiunta. Essi sono:


  • Diarrea;
  • Febbre;
  • Crampi allo stomaco;
  • Vomito;
  • Nausea;
  • Brividi;
  • Sangue nelle feci;
  • Mal di testa.


Il periodo di incubazione, cioè il tempo che trascorre tra l'esposizione e l'infezione, può variare da un minimo di 6 ore ad un massimo di 6 giorni circa. La maggior parte dei sintomi si protraggono per 7-10 giorni. Potrebbero, però, volerci diverse settimane prima che vengano ripristinate le normali abitudini di evacuazione.


Cause della salmonella


Abbiamo già anticipato che i batteri della Salmonella vivono principalmente nell'intestino di persone e animali. Potrebbero, però, essere contaminato anche ciò che mangiamo, beviamo o tocchiamo, come ad esempio:


  • Uova crude e gusci d'uovo;
  • Frutta e verdura;
  • Latte o prodotti lattiero-caseari non pastorizzati;
  • Pollame;
  • Carne rossa cruda;
  • Frutti di mare;
  • Piume, squame, pelle e feci degli animali;
  • Acqua;
  • Superfici infette.


Cosa accade quando si contrae la salmonellosi?


Si contrae la salmonella quando un numero significativo di batteri riesce a superare le difese dell’acido gastrico e del sistema immunitario, causando l’infezione. Questi batteri attaccano e distruggono le cellule della mucosa intestinale, compromettendo la capacità dell’intestino di assorbire l’acqua. Tutto ciò provoca crampi addominali e induce il corpo a espellere l’acqua in eccesso sotto forma di diarrea.


Quali sono i fattori di rischio?


Bisogna partire dal presupposto che potenzialmente chiunque può contrarre la salmonella. A seconda dell'età, dello stile di vita, dei farmaci regolarmente assunti o di eventuali patologie già diagnosticate potrebbero esservi maggiori rischi di infezione. In particolare, sono considerati a rischio:


  • Over 65 e bambini che hanno meno di un anno di vita;
  • Persone affette da una malattia infiammatoria intestinale;
  • Pazienti che assumono farmaci antiacidi o che, di recente, hanno assunto antibiotici;
  • Persone che vivono o lavorano vicino ad animali considerati ad alto rischio;
  • Pazienti il cui sistema immunitario è compromesso a causa delle cure chemioterapiche, dell'HIV o di altre patologie o farmaci;
  • Pazienti affetti da anemia falciforme, malformazione genetica che espone al rischio di osteomielite (complicazione, seppur rara, della salmonella).


Anche gli animali potrebbero avere l'infezione da salmonella oppure trasportarne il batterio. Nello specifico, gli animali più a rischio sono:


  • Anfibi (rane e rospi).
  • Rettili (tartarughe, lucertole e serpenti);
  • Uccelli (polli, anatre, tacchini e uccelli selvatici).
  • Animali da fattoria (mucche, capre, pecore e maiali).
  • Animali domestici (cani, gatti, uccelli).


Come si diagnostica la salmonella?


La diagnosi della salmonella può essere effettuata in diversi modi. Si comincia sempre con una visita gastroenterologica, nel corso della quale il gastroenterologo sottoporrà il paziente ad un esame fisico e chiederà informazioni sia sui sintomi che su eventuali patologie già contratte o farmaci regolarmente assunti. Per una diagnosi precisa, lo specialista potrebbe prescrivere:


  • Analisi del sangue;
  • Esame delle feci;
  • Campioni prelevati da altri fluidi o tessuti corporei, come ad esempio l'urina.


Complicazioni


Le complicazioni associate all'infezione da salmonella potrebbero causare conseguenze pericolose quando ad essere colpiti sono anziani, bambini, neonati, donne in gravidanza, persone che hanno subito un trapianto. Le principali complicazioni sono:


  • Disidratazione;
  • Infezione del tratto urinario;
  • Meningite;
  • Endocardite;
  • Osteomielite;
  • Artrite reattiva.


Come si cura la salmonella?


Nella maggior parte dei casi, non c'è bisogno di farmaci specifici per curare la salmonella in quanto tale condizione tende, dopo pochi giorni, a svanire spontaneamente. Per i soggetti affetti da gravi patologie o a rischio di complicazioni potrebbe essere necessario prescrivere degli antibiotici. Il ricovero in ospedale è, in genere, limitato solo ai casi di diarrea in forma grave. Per gestire i sintomi della salmonella è necessario bere molti liquidi. Questo è il modo migliore per prevenire la disidratazione.


Si può prevenire la salmonella?


Per ridurre il rischio di contrarre l'infezione è necessario prestare attenzione agli animali e ai metodi di preparazione degli alimenti. Per quanto concerne la preparazione del cibo è importante:


  • Evitare di cucinare cibo per altre persone, se si ha la certezza di aver contratto l'infezione;
  • Lavare le mani con acqua e sapone dopo l'utilizzo dei servizi igienici;
  • Lavare le mani sia prima che dopo aver mangiato o preparato del cibo;
  • Lavare le superfici e gli utensili da cucina sia prima che dopo la preparazione e il consumo del cibo;
  • Cuocere gli alimenti ad una temperatura adeguata;
  • Lavare o sbucciare la frutta e la verdura prima di tagliarle, mangiarle o cucinarle;
  • Refrigerare o congelare quanto prima carne, frutti di mare e pollame;
  • Evitare di bere latte non pastorizzato;
  • Non cucinare né bere acqua di dubbia provenienza, soprattutto quando si è all'estero. In questi casi, conviene sempre utilizzare acqua in bottiglia.


Occhio anche alle buone pratiche da attuare per proteggersi dai batteri della salmonella diffusi dagli animali:


  • Lavare le mani con acqua e sapone, non solo dopo aver toccato gli stessi animali o il loro cibo ma anche le lettiere, i giochi, gabbie, lettiera, escrementi e ciotole dell'acqua;
  • Non mettere le mani in bocca dopo aver toccato animali;
  • Non baciare le piume, la pelliccia, le squame o la pelle degli animali;
  • Non mangiare né bere vicino ad animali ad alto rischio;
  • Pulire adeguatamente la gabbia o la lettiera dell'animale, possibilmente evitando di utilizzare il lavandino della cucina;
  • Non toccare animali ad alto rischio, soprattutto per chi ha un sistema immunitario debole.

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