La particolare situazione legata all’emergenza COVID-19, il periodo di stop e l’isolamento forzato, hanno contribuito enormemente alla modifica delle nostre abitudini quotidiane, comportando spesso una riduzione dell’attività fisica e in alcuni casi l’abbandono di una dieta sana ed equilibrata.
Il periodo storico che viviamo colpisce, in forma diversa, tutti noi, sia chi non si è ammalato ma è comunque esposto ai rischi del pesante lockdown, sia chi è stato colpito dal Covid-19 ed ha addirittura dovuto subire un ricovero ed anche chi è in via di guarigione nella propria abitazione.
Le abitudini alimentari che seguono i principi della dieta mediterranea possano facilitare la ripresa dalla malattia d aiutare il nostro organismo a ridurre lo stato infiammatorio, aiutare il sistema immunitario e contribuire al recupero della massa muscolare.
Fondamentale è quindi sostenere una dieta equilibrata che miri ad avere un adeguato apporto di:
- proteine di qualità (derivate specialmente dal pesce e dai legumi);
- carboidrati complessi (specie integrali);
- fibre (es. frutta e verdura di stagione);
- minerali;
- vitamine.
Questi sono tutti elementi, contenuti nella dieta mediterranea, che assieme ad una buona percentuale lipidica costituita soprattutto da acidi grassi insaturi (principalmente olio extravergine d’oliva), e un’adeguata idratazione, mirano al raggiungimento di uno stato di buona salute.
L’importanza delle proteine
L’assunzione di proteine nella dieta quotidiana è fondamentale nei pazienti che, a causa della malattia Sars-CoV-2, hanno avuto un lungo ricovero ospedaliero costretti, quindi, a letto per un tempo prolungato.
La riduzione dell’apporto calorico-proteico e l’inattività fisica possono, infatti, portare ad una riduzione della massa muscolare con conseguente sarcopenia e fragilità generale.
E' quindi consigliabile aumentare l’apporto proteico giornaliero inserendo una fonte proteica ad ogni pasto. È però consigliato di limitare il consumo di carne rossa, favorendo quello di proteine vegetali come i legumi, da mangiare anche una volta al giorno, e di pesce, da mangiare circa tre volte alla settimana.
Cibi da ridurre e cibi concessi
Affettati e formaggi sono due categorie di alimenti che andrebbero consumati con moderazione: i primi meno di una volta a settimana e gli ultimi a massimo due volte, preferendo formaggi freschi e magri.
Le uova, invece, possono essere introdotte nel regime alimentare anche due volte alla settimana.
Durante la giornata si possono, inoltre, includere spuntini proteici come frutta secca o yogurt bianco.
Se si è poco abituati al consumo di legumi è consigliabile una graduale "rieducazione alimentare" iniziando con dosi minime (un cucchiaio di legumi cotti decorticati, come le lenticchie rosse) ma ripetute nel tempo (ogni giorno), così da abituare in maniera non traumatica la flora batterica intestinale.
N.B. Le informazioni contenute in questo articolo sono da considerarsi puramente informative e NON sostituiscono in parere di un medico