Reflusso Gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è il passaggio retrogrado di piccole quantità di contenuto gastrico dallo stomaco all’esofago, è l’argomento quotidiano che si presenta più frequentemente nell’ambulatorio del medico generico o del gastroenterologo .
Il reflusso gastroesofageo costituisce ,nei limiti ,un fenomeno fisiologico specialmente durante e dopo i pasti ; in questi casi il reflusso è asintomatico e di breve durata (ad esempio i bambini hanno una condizione simile in quanto hanno un esofago piccolo ed uno stomaco piu capiente ma mangiano sproporzionatamente con il conseguente …rigurgito !). Questa condizione fisiologica però può tramutarsi in condizione patologica quando il contatto acido del contenuto gastrico con l’ esofago si prolunga nell’arco delle 24 ore , accompagnandosi a manifestazioni caratteristiche del reflusso che col passare del tempo possono portare a lesioni della mucosa esofagea .
In questo caso non si parla più di reflusso ma di ” Malattia da reflusso gastroesofageo ” Pertanto diventa una vera malattia quando sono presenti dei sintomi documentabili .
Il sintomo tipico è il bruciore retrosternale (PIROSI) , spesso con rigurgito.
Il bruciore retrosternale e/o gastrico migliora con l’assunzione di cibi e soprattutto con i farmaci anti acidi .
Non sempre la pirosi retrosternale si accompagna a danno esofageo documentabile endoscopicamente . Pertanto possiamo avere soggetti che non presentano lesioni all’esame endoscopico ma lamentano una vivace sintomatologia reflussoria.
Oltre questi sintomi tipici , abbiamo anche sintomi atipici per esempio il dolore toracico simil anginoso ,cioè un dolore toracico vicino allo sterno che preoccupa tanto il paziente (ma anche il medico !!! ) che lo ritiene a partenza cardiaca .
Ma nella malattia da Reflusso g.e. sono presenti anche sintomi respiratori o polmonari come la tosse stizzosa , laringiti ,faringiti , e bronchiti ricorrenti .
In genere i meccanismi della malattia da reflusso gastroesofageo si correlano con una alterata barriera anatomica o funzionale della giunzione gastroesofagea .
Le cause principali potrebbero essere date da un’ernia iatale o malattie metaboliche ( diabete , squilibri ormonali ….) , ma anche comportamentali per assunzione cronica di sostanze che favoriscono il reflusso (nicotina , caffeina , alcool , menta , cioccolata, farmaci… ) .
L’Universo dei pazienti con malattia da reflusso gastroesofageo è paragonabile ad un ICEBERG di cui una gran parte rimane sommersa e quindi risulta di difficile riscontro e quantificazione sia da parte del medico generico che dello specialista gastroenterologo .
Solo in una piccola parte dei pazienti , la punta dell’iceberg , viene adeguatamente inquadrata e trattata .
Tutto cio’ preoccupa il Gastroenterologo perché , quando il contatto della mucosa esofagea col materiale acido refluito si prolunga nel tempo , porta ad un progressivo insulto dell’esofago che provoca infiammazione , danni cellulari , erosioni , ulcere a cui nel tempo fanno seguito complicanze displastiche ( Esofago di Barrett ) e quindi ….. maggiore possibilità di contrarre una patologia organica grave .
La diagnosi , quando in presenza di sintomi tipici di malattia da reflusso , è solo endoscopica .
Soltanto la Gastroscopia , infatti ,permette di visualizzare la presenza di un’esofagite ,
di definirne il grado , così come individuare un ‘ernia iatale , o verificare eventuali complicanze con la possibilità di effettuare una biopsia e permettere di precisare al meglio la flogosi della mucosa esofagea .
La terapia :
Gli scopi che essa si prefigge sono la scomparsa dei sintomi , la guarigione delle lesioni , la prevenzione delle recidive e la prevenzione delle complicanze.
Il trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo , per sua complessità , è argomento da trattare in altro approfondimento scientifico .
Il Direttore , Dott. Vincenzo Caravello