DOMANDA
Gentilissimo Dottore. Cerco di esporle rapidamente il mio problema, anche se probabilmente sarà un discorso un po' lungo (mi scuso in anticipo). Sono un quarantanovenne che conduce una vita decisamente sedentaria. Siccome soffrivo di episodi abbastanza frequenti di diarrea, l'anno scorso mi sono sottoposto a colonscopia, con la quale mi è stata diagnosticata una colite microscopica cronica di natura non identificata e mi è stata prescritta una cura cortisonica (Clipper). La cura sembrava far effetto durante la somministrazione, ma i sintomi tornavano praticamente appena smessa. Inoltre, dopo un po' di tempo, i fenomeni si associavano ad altri problemi, ancor più fastidiosi: un eritema che mi compariva per quasi tutto il corpo, con prurito e bruciore spesso insopportabili; una disidratazione che non spariva neanche bevendo litri d'acqua, bocca eternamente asciutta, una sensazione davvero spiacevole; poi avevo spesso difficoltà a respirare, mal di testa, insonnia, stanchezza costante, deconcentrazione, sbalzi d'umore, affanno, ansia... C'erano momenti, specie di notte, che mi mettevo paura: ero convinto che il cuore mi avesse dato qualche brutta sorpresa da un momento all'altro...! Ho fatto molti accertamenti, analisi del sangue, visite... Sono stato da un dermatologo, che mi ha prescritto una cura cortisonica: all'inizio funzionava, ma poi... tutto come prima. Avendo notato che durante la cura col Clipper l'eritema spariva, all'inizio dell'anno ho rifatto un altro ciclo: non l'avessi mai fatto! Appena smesso, peggio di prima! Ero prenotato dall'allergologo, dal gastroenterologo... Nell'attesa di sottopormi a quelle visite, mi ero messo a spulciare su internet tutta la sintomatologia e ad un certo punto ho trovato qualcosa che sembrava calzarmi a pennello: una micosi intestinale, in particolare di candida albicans! C'era proprio tutto: l'eritema, la diarrea, la disidratazione, l'astenia, la deconcentrazione, l'insonnia; inoltre, pare che le cure cortisoniche possano favorirne la proliferazione... Leggendo che si nutre di lieviti e zuccheri, ho voluto provare: ho abolito il pane e tutto ciò che contiene zucchero. Bene, già dopo un paio di giorni ho notato un vistoso miglioramento! Ma, non contento, ho comprato un autotest in farmacia (Candia 5): innegabilmente positivo! E' da allora che continuo con questo regime alimentare (ora sono circa sette mesi) e devo dire che sono praticamente spariti anche gli episodi di diarrea. Le scrivo perché quasi tutti i medici a cui ho esposto questa cosa mi hanno guardato con scetticismo: il gastroenterologo (dove poi sono andato) mi ha invece prescritto una serie infinita di accertamenti (del sangue, delle feci...), tutti risultati negativi. E' possibile che sia io a sbagliarmi: può anche darsi che si tratti di qualche forma di intolleranza alimentare, ma i sintomi di cui ho letto erano proprio quelli! Ora la cosa comincia un po' a pesarmi, anche perché, appena "sgarro" sul cibo, ricomincia il prurito (di solito comincia dalla zona inguinale, per poi estendersi sulle gambe). Tra l'altro, a volte anche cibi "insospettabili" sembrano farmi male. Cosa mi consiglia di fare? Mi scuso ancora per la lunghezza. Spero che almeno il mio caso possa essere utile ad altri.
RISPOSTA DEL MEDICO
Se la diagnosi di colite cronica microscopica è corretta non mi stupisce il fatto che alla sospensione delle cure i sintomi ricompaino. Infatti come in tutte le forme croniche, è necessario proseguire con trattamenti di mantenimento anche per lungo tempo. E' anche normale che la sospensione di alcuni cibi facilmente fermentanti nell'intestino diano un beneficio. E' possibile in effetti che possa esserci una intolleranza alimentare ma le confermo che è estremamente difficile accertarla. In caso di persistenza dei sintomi consiglio di verificare con sicurezza, eventualmente ripetendo colonscopia e biopsie, la natura della colite.