DOMANDA
Da circa due mesi mi è stata diagnosticata una esofagite da reflusso di grado severo con associato esofago di Barrett senza displasia". Da allora, oltre ad una dieta adeguata, eseguo terapia di esomeprazolo (40 mg, due volte al dì) che ha ridotto solo in parte i sintomi dolorosi dell'esofagite. Ultimamente mi è stato proposto il trattamento delle lesioni tramite laser. Vorrei sapere se questa soluzione non sia prematura e se potrebbe avere delle conseguenze negative a lungo termine sulla funzionalita dell'esofago, anche, mi sembra di capire, alla luce della scarsa esperienza attuale in proposito.
RISPOSTA DEL MEDICO
Nell'esofagite da reflusso, oltre alla terapia medica e alle attenzioni dietetiche, è indispensabile attuare alcune modifiche nello stile di vita: evitare di coricarsi subito dopo mangiato ma aspettare almeno 3 ore, evitare il sovrappeso corporeo ed eventualmente rialzare il letto dal lato della testa di circa 20 cm per evitare il reflusso notturno. Prima di intraprendere un trattamento laser, la cui utilità non è da tutti condivisa, è bene proseguire con la terapia al dosaggio attuale per lungo tempo e poi ripetere la gastroscopia con biopsie multiple. Se è presente anche un'ernia iatale di grosse dimensioni potrebbe essere indicato un trattamento chirurgico della stessa mediante laparoscopia. Cordiali saluti